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Secondo la pubblicazione ISTAT “Conoscere il mondo della disabilità” nel 2019 le persone con disabilità sono 3milioni e 150mila. Il 5,2% della popolazione.
Fin dalla sua nascita, una delle principali potenzialità del web è quella di consentire l’acceso a informazioni e conoscenza a un numero di persone impensabile prima del suo avvento.
Pensiamo però per un momento a cosa accadrebbe se non potessimo usare la tastiera a causa di un forte tremore o paralisi o che non ci sia possibile utilizzare il mouse. In che modo potremmo navigare su un sito web?
Pensandoci bene, il World Wide Web non è poi così accessibile.
Cos’è l’accessibilità?
Quando parliamo del termine accessibilità, ci riferiamo proprio alla possibilità di libera fruizione dei contenuti web a tutti gli utenti, senza alcuna discriminazione.
Il suo obiettivo primario sta proprio nell’eliminare tutte le barriere della comunicazione e interazione che molte persone con disabilità incontrano ogni giorno nell’utilizzare determinati servizi pensati in rete, e più in generale offrire pari condizioni a tutti gli utenti. Ma quando i siti web non vengono progettati in quest’ottica, possono creare altri ostacoli che escludono, ancora una volta, un determinato gruppo di individui.
Inoltre, è necessario sottolineare che questa libera fruizione di contenuti non riguarda solo le persone con disabilità, ma in senso esteso, riguarda tutti: dagli anziani, ai dislessici, a coloro che hanno disabilità temporanee. L’accessibilità è per di più un requisito obbligatorio nei siti della Pubblica Amministrazione ed è regolamentata da una serie di leggi tra le quali la Direttiva UE 2016/2102 del Parlamento Europeo, pubblicata il 26 ottobre 2016 e relativa a “Accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici”. Dal 23 settembre 2020 tutti i siti della P.A. pubblicati prima del 23 settembre 2018 devono adeguarsi alle linee di accessibilità, pubblicare la “Dichiarazione di Accessibilità” e consentire l’invio di segnalazioni da parte degli utenti.
Per essere definito tale, un sito web deve soddisfare determinati requisiti e possedere una validazione WCAG (Web Content Accessibility Guidelines).
Deve quindi rispondere alle seguenti caratteristiche:
- Essere fruibile da normodotati e diversamente abili, indipendentemente dal tipo di disabilità;
- Essere navigabile completamente attraverso l’uso del browser web o tecnologie di assistenza (screen reader, tastiere “braille” o puntatori mouse intelligenti);
- Avere contenuti comprensibili e disposti in gerarchie ordinate in modo da evitare errori durante la navigazione;
- Essere utilizzabile a prescindere dal tipo di dispositivo, sistema operativo, browser o dal contesto di utilizzo;
- Fornire le risposte che l’utente sta cercando in modo rapido e preciso, garantendone una buona esperienza di navigazione.
L’accessibilità comprende al suo interno tutte le disabilità che influenzano l’accesso alla rete: uditiva, cognitiva, neurologica, fisica, discorsiva e visiva. Ottimizzare un sito web per gli utenti con disabilità permette di intercettare e soddisfare un maggior numero di persone. Il concetto e i requisiti di accessibilità includono anche il concetto di usabilità. Quest’ultima, nella terminologia della legge Stanca, viene indicata con il termine “fruibilità”.
I 4 principi dell’accessibilità
Abbiamo detto in precedenza che il web si pone come livellatore di differenze, garantendo una grande quantità di connessioni e informazioni a tutti coloro che vogliono accedervi.
Ma per poter parlare di accessibilità, bisogna essere in grado di rispettare quattro principi fondamentali:
PERCEPIBILE
Ovvero prevede la rimozione di qualsiasi barriera che un utente potrebbe avere per accedere ai contenuti, compresa la possibilità di utilizzare il sito con screen reader, fornendo alternative di testo e una struttura logica.
UTILIZZABILE
Un sito funzionante e fruibile da tutti gli utenti, a prescindere dal dispositivo su cui stanno navigando, grazie a un lavoro sull’interfaccia utente e sulla navigazione.
COMPRENSIBILE
Le persone devono essere in grado di comprendere le informazioni visualizzate su una pagina web, nonché comprendere chiaramente l’interfaccia utente.
ROBUSTO
Per essere solido, un sito deve poter essere consultato e interpretato da diverse tecnologie e piattaforme, incluso screen reader.
Ci sono poi altri aspetti da tenere a mente per lo sviluppo di un sito che si possa definire “accessibile”. Questi sono prettamente legati alla parte visiva, con cui l’utente si interfaccia una volta atterrato sul sito web.
Colori e contrasto: fondamentali per dare la giusta importanza alle informazioni, oltre che per rendere leggibile il sito anche agli utenti daltonici;
Form e moduli: anche i moduli devono essere interamente compilabili da utenti con disabilità. L’accessibilità può essere garantita verificando che tutte le etichette siano associate correttamente agli elementi del form.
Testo alternativo: testo che viene visualizzato o letto dagli strumenti di sintesi vocale utilizzati dalle persone non vedenti quando l’immagine non viene caricata correttamente. Ogni elemento fotografico deve essere accompagnato da una descrizione o didascalia così da poter rendere il contenuto fruibile a tutti.
Elementi di distrazione: tutti quegli elementi che rendono un sito difficilmente accessibile agli utenti che per esempio soffrono di epilessia. Uno di questi elementi potrebbe essere semplicemente lo scorrimento troppo veloce di immagini e testo.
Codice Captcha: Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart, ovvero Test di Turing completamente automatizzato e pubblico per distinguere i computer dagli umani. I codici captcha sono molto utili per controllare il problema dello spam, ma nelle versioni più classiche (come ad esempio la versione in cui bisogna ricopiare il testo rappresentato in immagine) sono poco accessibili a persone con disabilità.
Sia che le ragioni siano morali, etiche o legali, imparare a rendere la rete più accessibile dovrebbe essere sicuramente un punto importante per chiunque voglia progettare un sito web.
Noi di Swan&Koi abbiamo pensato e realizzato il nostro sito rispettando tutti i requisiti necessari per dare la possibilità di libera fruizione a tutti gli utenti.
Questo lo facciamo anche per tutte le realtà con cui collaboriamo e che hanno l’esigenza di sviluppare un nuovo portare per comunicare la loro identità, i valori, i servizi e per rafforzare il loro posizionamento strategico all’interno di un mercato.
Possiamo dire che questa definizione non richieda in realtà molte altre spiegazioni.
I siti web devono essere realizzati in modo tale che chiunque possa accedervi e utilizzarli, usufruendo liberamente delle informazioni in essi contenute.
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